Pontificia reale basilica di San Giacomo degli Spagnoli (Napoli)
Un importante testimonianza della cultura napoletane è rintracciabile nel centro storico di Napoli, in particolare nel Palazzo san Giacomo, a piazza Municipio, si tratta della pontificia reale basilica di San Giacomo degli Spagnoli. Questa è stata riconosciuta come chiesa nazionale di Spagna ed è amministrata dalla Real Hermandad de Nobles Españoles de Santiago. È quindi un monumento molto interessante per i turisti più curiosi, in seguito analizzeremo alcune delle sue caratteristiche più particolari, e ovviamente i suoi tratti generali.
Le origini
La costruzione della chiesa risale al 1540 e fu voluta dal viceré spagnolo don Pedro de Toledo, che voleva unirla ad un ospedale che accoglieva i poveri malati. I lavori furono assegnati alla gestione dell’architetto Ferdinando Manlio. Nel tempo l’edificio ha subito una forte trasformazione, a partire dal 1741, con una serie di restauri, tra cui l’abbattimento dell’ospedale che lasciò posto al palazzo dei Ministeri del governo borbonico, oggi è l’attuale palazzo San Giacomo, sede del comune. Nel 1911 grazie a papa Pio X è stata elevata a dignità di basilica minore.
Ancora oggi la chiesa è soggetta a continui interventi di restauro.
Struttura e opere
La chiesa conserva l’impronta cinquecentesca, ad eccezione della facciata, modificata in seguito. La struttura è composta da tre navate e possiede un grande numero di monumentali sepolcri. Tra questi il più importante è il sepolcro di Don Pedro de Toledo, Inoltre, numerosi sono i dipinti che testimoniano la pittura napoletana del Cinquecento, per citarne alcuni: la Crocifissione, Il San Giacomo Apostolo e la Madonna con i Santi Antonio da Padova e Francesco di Marco Pino. Testimonianze del Seicento sono invece la Santa Lucia di Andrea Vaccaro e l’Apparizione della Vergine del Pilar a San Giacomo di Luca Giordano. Infine, al 2021, risale il ritratto di Felipe VI di Spagna.
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