Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone (Napoli)

Molte sono le principali Basiliche di Napoli, che ne raccontano la storia e che sono le mete preferite dei turisti fedeli o appassionati di arte. Un’importante occasione per conoscere la cultura partenopea in questo senso è la basilica di Santa Maria degli Angeli (Napoli), situata nel quartiere San Ferdinando, sulla collina di Pizzofalcone.

Le origini

Fu la nobile Costanza Doria del Carretto, nel 1587, a chiedere la costruzione di questa chiesa, su progetto dell’architetto Francesco Grimaldi. Fu poi nel 1610 che la Basilica fu completamente ricostruita, diventando così come noi la conosciamo oggi.

La Basilica è solo una piccola parte di quella che avrebbe dovuto essere una struttura più grande che accoglieva un vasto Convento e l’Arciconfraternita dei Bianchi della Natività di Santa Maria, sempre a Pizzofalcone.

La struttura

La chiesa si presenta con tre navate a croce latina, inserite in un rettangolo con cappelle laterali e cupola; quest’ultima, disegnata dal Grimaldi e abbellita con l’Incoronazione della Vergine, domina la chiesa e porta nello spazio intero, grazie a grandi finestroni, tanta luce. Le principali opere d’arte sono quelle situate nella zona del transetto, dell’altare centrale e della tribuna absidale. La navata centrale ed il transetto furono decorati da Giovan Battista Beinaschi, con episodi della Vita della Vergine; purtroppo però alcune raffigurazioni, come la Presentazione del tempio, furono distrutte durante la guerra.

Le opere

Parlando di opere, nella cappella dedicata all’Immacolata troviamo una tela raffigurante la Vergine Maria, di Massimo Stanzione; nella prima e nella terza cappella, a sinistra, ci sono i dipinti di Giovan Bernardo Azzolino. Un’altra opera molto importante conservata in questa Basilica è “San Gaetano”, realizzata nel 1662, da Luca Giordano. L’altare maggiore, ad opera di Giovan Battista Broggia, è in stile neoclassico e ha sul lato destro una  tela che ritrae “Sant’Andrea in estasi”, di Paolo De Matteis. Infine, una scultura in marmo, che possiamo incontrare durante la nostra visita in questa chiesa, è il monumento del giurista Giuseppe de Gemmis.