Avellino: città di chiese
Avellino è una città della Campania che ospita molti edifici storici e punti di riferimento.
Sezione caratteristiche:
Un’esperienza che vale il viaggio
La bellezza di Avellino è solo una parte del suo fascino: la città vanta numerose opportunità di cultura, cucina e shopping per coloro che desiderano approfondire.
Avellino è un comune italiano di 52 400 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Campania.
Avellino è situata nella parte pianeggiante della cosiddetta conca avellinese, una grande valle di origine vulcanica dell’Appennino campano, circondata a est dal Monte Tuoro , a sud-est dalla catena montuosa dei Picentini (Serino) e a nord-ovest dal maestoso massiccio del Montevergine, che sovrasta i comuni di Mercogliano, Ospedaletto d’Alpinolo e Summonte.
La città è attraversata dal Rigatore, dal San Francesco e dal Fenestrelle, affluenti del Sabato, corsi poveri d’acqua ed in parte interrati.
I dintorni del centro urbano sono ricchi di vegetazione: prevale la coltura della nocciola, prodotto tipico della zona.
Monumenti e luoghi d’interesse
Nella città, le architetture religiose hanno subito distruzioni e modifiche successivamente ai vari terremoti che hanno sconvolto il territorio in vari periodi storici determinando il rifacimento delle strutture che non sempre ha rispettato la precedente condizione degli stessi. Fino alla fine degli anni trenta sorgevano, nel Largo dei Tribunali (ora Piazza della Libertà), la chiesa di San Francesco d’Assisi ed il convento dei frati minori conventuali, fondato dallo stesso santo, e la chiesa dell’Annunziata, con il convento dei padri Domenicani, ora sede della prefettura.
Complesso del Duomo

Il Duomo della diocesi di Avellino è dedicato alla Vergine Assunta e sorge approssimativamente dove è situata l’antichissima chiesa di Santa Maria, sul Colle della Terra. In particolare, i blocchi in pietra alla base del campanile sono quanto resta dell’originaria costruzione di epoca longobarda/normanna.
La facciata è ottocentesca, l’interno è caratterizzato da tre navate e custodisce opere d’arte quali affreschi, dipinti e arredi sacri; vi è anche l’antichissima cripta dove si trovano sepolti i corpi di alcuni vescovi di Avellino. Particolare è la cappella di San Modestino, patrono di Avellino, che contiene diversi reliquiari, tra i quali quelli dei Santi Modestino, Fiorentino e Flaviano. Rilevante è anche la cappellina che contiene il simulacro della Madonna Assunta (compatrona della città di Avellino), un’opera scolpita da Nicola Fumo nel 1718; la statua viene portata in processione per le strade cittadine il giorno di Ferragosto.
Chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori
È in stile romanico, ed è composta da tre navate con eleganti colonne dai capitelli di ordine diverso. Qui sono sepolti alcuni vescovi di Avellino. La databilità della cripta del Duomo è da identificarsi con lo stesso periodo di costruzione della Cattedrale stessa.
Chiesa di Santa Maria del Rifugio (detta di Sant’Anna)

È situata nella centrale Piazza del Popolo. Essa fu edificata nel 1712, ed è conosciuta per il culto particolare verso Sant’Anna. Il 26 luglio, giorno in cui cade la festa della santa, la chiesa è meta di pellegrinaggio soprattutto da parte delle gestanti, e delle neo-mamme. Al fianco del Portale d’accesso vi è il monumento dedicato alle vittime dei bombardamenti del 1943.
Chiesa e convento di Santa Maria delle Grazie

Sulla vetta della collina dei Cappuccini si trova il Santuario di S. Maria delle Grazie, affiancata dal Convento dei padri Cappuccini in un corpo unico. L’interno, a due navate, vanta una pregevole pala d’altare in legno e vari affreschi. Il simulacro della Vergine che viene portato annualmente in processione è basato sulla raffigurazione presente negli affreschi.
Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli
La chiesa risale al XVI secolo, ed era abbellita da un soffitto dipinto da Francesco Guarini, andato distrutto durante il terremoto del 1688. La chiesa, restaurata nel 1732, è dotata di una doppia scalinata, con al centro l’accesso verso l’ipogeo. Presso questa chiesa fu istituito dall’Arciconfraternita di Santa Maria di Costantinopoli nel 1583, il Monte di Pietà, rimasto attivo fino al 1966.
La chiesa è situata di fronte alla Fontana di Bellerofonte, lungo l’antica strada delle Puglie, e funge da palco per il Principe Caracciolo durante la rievocazione storica del “Palio della botte”.
Chiesa e Convento di San Generoso
Il complesso apparteneva all’Ordine Agostiniano, ed è situato sull’antica via regia delle Puglie. La chiesa fu completata nel 1751 e contiene le reliquie di San Generoso Martire, è a navata unica con transetto e una piccola cupola.
Chiesa della Santissima Trinità
Di piccole dimensioni, ma con arredi ed opere d’arte di un certo valore, come un’acquasantiera barocca del 1640, il soffitto dipinto da Michele Ricciardi, ed una tela di Angelo Solimena datata 1672. Dopo il terremoto del 1980, cadde in disuso.
Chiesa di San Francesco Saverio (detta di Santa Rita)
Fu costruita nel 1752 e dedicata al Santissimo Nome di Maria e a San Francesco Saverio. La chiesa è anche conosciuta sotto il nome di Santa Rita da Cascia, verso la quale il popolo avellinese nutre una particolare devozione, ed è meta di imponenti pellegrinaggi durante il periodo della novena e della festa in suo onore. Il portale di bronzo è decorato con un’incisione di Santa Rita e San Francesco Saverio.
Chiesa e Collegio dei Redentoristi

Il complesso della chiesa e del convento dei Redentoristi, detti anche Liguorini, fu eretto nella seconda metà del Settecento, dopo una missione predicata ad Avellino da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, il fondatore della congregazione del Santissimo Redentore. Il collegio, insieme con l’oratorio dedicato alla Vergine Addolorata, è donazione del signor Carmelo Adinolfi, che realizzò il voto dei suoi antenati. Il merito della fondazione va tutto al P. Amabile, il quale trasformò la villa in casa religiosa. .
Complesso di San Giovanni Battista

Il complesso risale al Cinquecento, ed è situato su quella che un tempo era la via regia delle Puglie. La chiesa è dedicata a San Giovanni Battista, e il monastero a Santa Maria di Monserrato. Un tempo il convento apparteneva ai monaci del santuario di Montevergine per poi passare alle suore Stimmatine.
La chiesa vanta una piccola facciata timpanata con un piccolo giardino antistante chiuso da un cancello che dà sulla strada. All’interno si presenta a navata unica con cupola sopra l’abside. Da un cappellone sulla sinistra si accede ad un corpo secondario con volta a sesto ribassato.
Chiesa del Santissimo Rosario
La chiesa fu costruita nel 1942, in onore della chiesa “dell’Annunziata” precedentemente situata in Piazza libertà e risalente al XVI secolo, su progetto dell’architetto Domenicantonio Mazzei, e dedicata alla Madonna del Rosario. Essa è in stile neogotico, a tre navate con unico portale centrale alla sommità di una bassa scalinata leggermente strombato, sulla lunetta c’è un mosaico a fondo oro raffigurante la Vergine del Rosario. All’interno sono presenti varie vetrate circolari, poste lungo le navate laterali e raffigurano i vari misteri del Rosario. Ai due lati dell’ingresso due vetrate: una raffigurante una Pietà e l’altra raffigurante il battesimo di Cristo nel Giordano. Il rosone centrale è una vetrata con l’Annunciazione. Nel profondo abside troviamo quattro tondi con le vetrate dei quattro evangelisti.
Si affaccia sul Corso Vittorio Emanuele II, ed è retta dei padri domenicani, che risiedono nell’attiguo convento. All’interno, varie pregevoli opere e vetrate, restaurate.
Visiterai questo è molto altro ancora, se deciderai di perderti nella cultura e nella tradizione del territorio avellinese.
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