Basilica di San Pietro ad Aram (Napoli)

La storia della città è ripercorribile in monumenti come la chiese, nel centro storico di Napoli, tra le chiese più importanti, troviamo la Basilica di San Pietro ad Adam (Napoli), che, secondo la tradizione, custodirebbe al suo interno l’Ara Petri, cioè l’altare che san Pietro, durante la sua venuta a Napoli, utilizzava per le sue preghiere. La leggenda narra che la chiesa fu costruita sul luogo dove san Pietro battezzò i primi due napoletani convertiti, cioè Sant’Aspreno e santa Candida.

La struttura

La facciata della basilica è realizzata in stile neoclassico; la parte inferiore, è divisa in tre fasce verticali, con scanalate corinzie; la fascia centrale è occupata dal portale; la parte superiore è divisa in due livelli: quello inferiore ha due finestre ottagonali il cui centro è occupato da un frontone semicircolare, mentre il livello superiore ha un finestrone con un frontone triangolare. Il portale dell’ingresso secondario raggiungibile dalla chiesa, è realizzato in pietra scolpita e decorato con richiami vegetali.

L’interno è a navata unica, a croce latina, con quattro cappelle per lato e transetto. All’ingresso troviamo due sculture ottocentesche che ritraggono San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova; sulla porta c’è, invece, la Vestizione di Sant’Ildefonso.

L’altare, nel vestibolo, è in marmo con piccole colonne sveve; ai lati ci sono due tele di Luca Giordano: “San Pietro e San Paolo si abbracciano prima di andare al martirio” e “La consegna delle chiavi”, realizzate in età giovanile. Per quanto riguarda gli altri altari: quello del transetto destro è occupato dall’Arcangelo Raffaele e Tobiolo, realizzati da Giacinto Diano; l’altare del transetto sinistro è occupato invece dall’Immacolata di Antonio Sarnelli.