Castelli di Napoli

L’Italia è un paese famoso in tutto in mondo per il suo immenso patrimonio culturale. Da nord a sud sono numerosissime le città che arricchiscono questo patrimonio con le loro bellezze. Napoli è una di queste città, visitata ogni anno da turisti di tutto il mondo. Se anche tu quest’anno hai scelto questa meta per le sue vacanze, in questo articolo potrai leggere qualche consiglio per trascorrere un viaggio unico, e conoscere tuti i luoghi più suggestivi e caratteristici della bellissima città partenopea.

Il fascino dei tramonti sul mare ti lascerà sicuramente a bocca aperta, ma chi arriva a Napoli deve anche immergersi nella sua cultura e scoprire i luoghi d’arte più belli. Tra la collina ed il mare è possibile ammirare dei meravigliosi castelli, più o meno antichi, che accolgono al loro interno opere d’arte bellissime. Secondo la tradizione, Napoli è l’unica città nel mondo in cui troviamo sette castelli, alcuni dei quali però ad oggi sono andati distrutti. Si tratta di fortezze che hanno reso la città ancora più unica, sono stati costruiti nel tempo, appartengono ad epoche diverse, proprio per questo visitarli significa immergersi nel passato e percorrere la storia della città, dalle sue origini.

Castelli di Napoli: quelli da non perdere

Fare una lista dei Castelli di Napoli più belli è molto difficile, perché ogni castello ha delle proprie caratteristiche particolari che lo rendono unico. Talvolta però, soprattutto per viaggi brevi, è necessario fare una scelta. Proveremo quindi ad elencare alcune architetture che devono necessariamente essere viste.

Il Castello più famoso di Napoli è sicuramente Castel dell’Ovo, insieme al Maschio Angioino. È importante sottolineare però che questi non sono gli unici. Altrettanto importante poi è visitarli al loro interno, senza limitarsi solo ad una approssimativa osservazione dall’esterno. Questi castelli, infatti, presentano un’architettura esterna da non sottovalutare, ma la vera bellezza è all’interno.

Di seguito potrai leggere una breve descrizione di alcuni dei castelli più importanti di Napoli.

Castel dell’Ovo

Castel dell’Ovo

Si tratta del Castello più antico di Napoli, che risale all’epoca normanna. Nasce sull’isolotto di Megaride legata alla città tramite una piccola porzione di terra. La costruzione del castello si deva a Guglielmo I di Sicilia, chiamato il Malo. Il nome secondo la leggenda, deriva da un aneddoto che coinvolge Virgilio. Si narra infatti che egli nascose alla base di Megaride, un uovo custodito in una gabbietta. Secondo leggenda il castello e la città sarebbero rimasti intatti fino alla rottura dell’uovo.

Castel Capuano

È il secondo castello più antico di Napoli. Il nome deriva dalla Porta Capuana, situata lì vicino, e venne eretto come Castel dell’Ovo da Guglielmo I di Sicilia che lo trasformò in residenza reale. Venne poi sostituito dal Maschio Angioino, pur continuando ad essere dimora per i familiari dei regnanti, funzionari e personaggi importanti dell’epoca, tra i quali citiamo Francesco Petrarca nel 1370. Nel XVI secolo, don Pedro de Toledo lo trasformarono in carcere e palazzo di giustizia. Oggi è possibile ancora vedere gli affreschi del Salone della Corte d’Appello, la Sala dei Busti, dedicata ai giuristi partenopei e all’esterno, sul retro, la Fontana del Formiello.

Maschio Angioino

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Fu costruito tra il 1279 e il 1282 da Carlo I d’Angiò quando la capitale del regno fu trasferita da Palermo a Napoli, è stato modificato diverse volte nel corso del tempo, anche dopo pochi anni dalla sua costruzione. È conosciuto anche come Castel Nuovo perché grazie ad Alfonso d’Aragona assunse un aspetto moderno. Era una fortezza in grado di non farsi oltrepassare dalle armi da fuoco.

Secondo la leggenda nei sotterranei era nascosto un coccodrillo, arrivato lì per volere di Giovanna II per uccidere i suoi amanti dopo avere esauditi i suoi desideri. Questo coccodrillo si dice che entrava nei sotterranei e trascinava via con sé i prigionieri.

Castel Sant’Elmo

Questo castello sorge sulla collina del Vomero, e si tratta del castello più grande dei 7 presenti a Napoli. È chiamato così perché prende il nome dalla precedente chiesa che sorgeva nello stesso posto ed era dedicata a Sant’Erasmo. Castel Sant’Elmo risale al 1336, anche se il suo periodo di costruzione probabilmente durò fino al 1343. Fu costruito su commissione di Roberto d’Angiò, detto il Saggio. Gli scontri dovuti alla guerra lo danneggiarono gravemente, ma importanti danni derivarono anche da altri avvenimenti come un fulmine nel 1587. Fino agli anni ’70 il castello è stato un carcere, per poi essere restaurato e trasformato i un museo nel 1988.

Castello di Nisida

Questa fortificazione sorge sull’omonima isoletta dell’arcipelago flegreo. Il castello fu edificato nel XVI secolo per volontà del vicerè Don Pedro de Toledo, il quale voleva cedere alla città un’altra fortezza per difendersi dai nemici. Col passare del tempo è stata poi trasformata la sua natura: è diventato un lazzaretto nel periodo dell’epidemia di peste del 1626 e successivamente si è trasformato in un carcere. Ad oggi, invece, ospita il penitenziario minorile

Fortezza di Vigliena

La Fortezza di Virgliena è situata nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, e risale al 1702 per volontà del marchese di Villena, da cui deriva poi il nome. Nacque inizialmente per l’allenamento dei cadetti, ed è la fortezza più meridionale di Napoli. Nel 1799, divenne teatro di scontro tra le forze della Repubblica Partenopea e quelle sanfediste. Trovatosi in difficoltà, Antonio Toscano, comandante e sacerdote delle forze repubblicane, fece esplodere le polveri da sparo, provocando la morte dei nemici, ma uccidendo anche sé stesso e i suoi alleati. Oggi sono pochi i resti di questa Fortezza che nel 1891 è diventata monumento nazionale. Tuttavia, l’area è abbandonata, nonostante ci sia l’idea di trasformarla in un parco archeologico.

Castello del Carmine

Si trova nel quartiere Mercato e fu costruito nel 1382 per volere di Carlo III di Durazzo. Il castello si sviluppò intorno a un torrione chiamato Sperone, inizialmente, di fatto, era questo un altro nome col quale era conosciuta l’architettura. In origine, aveva funzioni esclusivamente militari, quindi nacque come fortezza per la difesa del popolo e della città. Nel 1906 il Castello è stato in parte distrutto per ragioni di viabilità. Oggi però i turisti possono comunque vedere alcune tracce, cioè la Torre Spinella e un tratto di mura aragonesi.